Giulio Manzoni, architetto milanese classe 1952, è titolare di circa 150 brevetti d’invenzione italiani ed europei. Da più di quarant’anni si dedica allo sviluppo di arredi ed elementi che rispondano a più di una funzione, mantenendo una forte componente innovativa. Lo abbiamo intervistato per capire come si immagina oggi un arredo o un complemento che assolve più di una funzione per facilitare la vita di chi lo usa.

Qual è la sua definizione di “buon design”? Che caratteristiche deve avere?
È in primis necessario progettare con un obiettivo: per un futuro che avvicini le cose alle persone. Come farlo? Attraverso un piano che metta al centro l’individuo, evitando i meri esercizi stilistici dove la forma copre la funzione come un lenzuolo colorato. Cosa progettare? I bisogni e i sogni delle persone che fruiranno del prodotto in questione.